Gruppi Auto Mutuo Aiuto, Forum, Associazioni Territoriali

Sono stata sempre fermamente convinta che fosse opportuno che i gruppi Ama per familiari e i gruppi Ama per pazienti è bene che siano due gruppi distinti. In modo tale che ognuno possa aver modo di parlare liberamente perseguendo quegli obiettivi caratteristici dei Gruppi Ama. Fare la "pace" con la malattia è molto più difficile di quanto le persone "sane" possano credere. I membri della famiglia spesso si sentono confusi e lontani, quando una persona sta avendo un episodio e non agisce come loro. ..si sentono frustrati. I familiari e gli amici non dovrebbero vergognarsi di questi sentimenti di frustrazione e di rabbia, ma piuttosto ottenere aiuto anche loro. Ciò NON VUOL ASSOLUTAMENTE dire che non ci debbano essere spazi (virtuali e reali) dove potersi incontrare e confrontare....E' chiaro che credendo io, FERMAMENTE, nella divulgazione dell'informazione sul Disturbo e nel superamento dello Stigma (come ho scritto in http://www.bipolaris...ditorial-board/) in questi incontri "familiari e amici possano essere aiutati a capire ciò che viviamo e noi stessi possiamo imparare anche da esperienze di altri che vivono il disturbo."
...Ovvio che ciò non ha più senso se nel Gruppo AMA pazienti ci si Autostigmatizza e nel gruppo familiari si ha la "chiusura dei normali".

L'autonomia dei gruppi AMA si è concretizzata in molte realtà con il distacco dai servizi psichiatrici territoriali e con l'organizzazione autonoma dei corsi per "facilitatori", ex pazienti psichiatrici che hanno il compito di aiutare i nuovi utenti ad uscire dal ghetto della emarginazione e della malattia.Credo che nei Gruppi Ama Bipolari si può trovare aiuto grazie all'acquisizione di una maggiore coscienza del disturbo e di una migliore compliance, con la conseguente minore probabilità di ricadute.
La mancanza di un supporto sociale è ritenuta la più gravosa predittrice di prognosi infausta per ogni malattia mentale e questo vale particolarmente nel DB, in cui le ricadute sono correlate alla scarsa aderenza al trattamento, allo stress causato dagli eventi vitali ed alla vita spericolata" condotta . Per far sì che ognuno di noi segua le regole è necessaria la collaborazione di tutti gli "attori" che ci circondano, con un campo d'azione esteso alla famiglia ed al contesto sociale e lavorativo di appartenenza.
Importante, da considerare ,è l'informazione sulla malattia e sulle terapie psicofarmacologiche assunte dato che, persone adeguatamente informate, possono gestire al meglio una patologia cronica con un decorso così singolare.
Per questo motivo, credo che psichiatri e psicologi animati da uno spirito collaborativo/cooperativo non sono condizionanti all'interno di gruppi territoriali. L'importante , per me, è che ognuno col proprio bagaglio e con le proprie competenze e/o esperienze contribuisca ad alimentare forze aggregative costruttive.
Secondo me, è partendo da questi presupposti che si può pensare ad Associazioni Territoriali ed eventualmente, poi ad un'Associazione Nazionale che abbia basi solide.

Mabiem 

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Commenti: 1
  • #1

    Salvatore (venerdì, 07 luglio 2017 11:35)

    Vorrei iscrivermi al vostro forum sono un Bipolare